... questo libro, quasi autobiografico, parla di avantieri e anche di ieri l'altro, ma non di ieri e di oggi.
E' una rivisitazione leggera, non pretenziosa, da avantieri, si passa a ieri l'altro a volo radente e a caso.
Con Avanti ieri bisogna risalire agli anni 50 cioè 1950.
Il riferimento a ieri l'altro è intorno ai primi anni 60 cioè dal 1960.
Una vita rivisitata al volo ed è qui presentata in poche pagine e non sempre in ordine cronologico.
Comunque sufficienti per farsi una idea di come si viveva in tempi diversi quando eravamo senza alcun oggetto elettronico o radio, senza i TABLET e i telefonini.
I racconti, a pelle di leopardo, si collocano in territorio basso pugliese ma potrebbero essere stati vissuti in qualunque altra parte d'Italia.
Alcuni sono puramente indicativi e non certamente esaustivi.
Tutta colpa del tempo.
Il tempo corre e in certi momenti corre anche troppo velocemente.
A volte verrebbe voglia di dire, come disse Giosuè Fermati sole!
Così per non fare finire mai certe giornate, certi tramonti.
Ma il tempo corre sia con il buono che con il tempo cattivo.
Con le nostre azioni, i nostri giochi, le nostre attività, a volte si vorrebbe che il giorno non finisse mai.
Non è possibile.
Siamo un tutt'uno con il tempo.
E con il tempo corriamo anche noi.
Solo dopo aver vissuto i vari momenti, compiuto le varie azioni, riusciamo a capire se la meta è stata raggiunta o no.
Il libro è solo una breve corsa non per conoscere le mete, e se le abbiamo raggiunte, ma solo per sapere se e cosa e come si è corso verso di loro, mentre non si è neanche visto, passare inesorabile il tempo.
Il tempo elemento inafferrabile, invisibile è l'elemento più prezioso e gratuito che abbiamo.
Tentiamo di dargli una occhiata solo quando è già passato.
Questo libro racconta qualcosa di qualche tempo fa, breve e passato, e si ferma quando il tempo affida alla vita una valigia di cartone.
Una valigia semplice, usata e legata con energico spago.
Con una valigia piena zeppa del minimo necessario anzi solo dell'indispensabile per vivere.
Una valigia però piena di sogni.
Di sogni giovani.
Di giovani che la vita la dovevano ancora vivere.
Di giovani ai quali la vita, il tempo, imponevano però di porsi delle mete.
Raggiungere un traguardo.
Ma nella vita non si raggiungequasi mai compiutamente l'obiettivo posto da vivere.
Allora lo si rincorre, ancora ogni giorno, di meta in meta.
E a volte siamo tentati di dire anche noi, come Giosuè; FERMATI SOLE!
Ma il sole inesorabile e indispensabile continua a fare il suo giro senza pretese e senza voltarsi indietro.
L'Autore