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Excerpt from Delle Origini della Poesia Lirica del Medio Evo: Prolusione a un Corso Libero di Letterature Neo-Latine So bene che dell'ep0pea francese e del teatro medievale si indagarono, specialmente per Opera di due illustri italiani, con grande fortuna e con pari dottrina, le origini prime; ma possiamo noi dire che ugual sorte sia toccata 'alla no vellistica e alla lirica poesia? Quanto alla prima ognuno rammenta l'applauso riportato non molti anni or sono dalla scuola mitica, la quale col sussidio della mitologia comparata e col raffronto dei miti, che si rinvennero nei poemi degli In diani, de' Germani, de', Greci, con le oscure finzioni che s1 possono ancor oggi raccogliere sulla bocca del volgo, tentò di ricostruire una specie di mitologia preistorica e ariana che avrebbe dato vita alle mitologie e alle leggende tutte dei p0p01i moderni, le quali altro non sarebbero che la trasfor mazione ultima di antichi miti solari, siderali, crepuscolari sorti presso i nostri antenati arii prima della loro separazione. Ma ognuno rammentera pure come ad abbattere gli idoli che questa teoria aveva innalzato, a contestarne i ri sultati, i metodi, i principii sorgesse una scuola che si disse antropologica, la quale volle che i miti fos'sero spiegazioni cosmogoniche, che date dai nostri padri antichissimi, ne ri flettono fedelmente gli usi, i riti, i pensieri, come farebbero fede a' di nostri le popolazioni ancora selvagge. Ma di fronte alla scuola mitica, di fronte alla scuola antropologica se ne vide stare e prender vigore una terza, che alcuno potrebbe forse esser tentato di seguire, almeno in parte, per ispiegare la genesi della poesia lirica, la scuola orientalista o più pre cisamente indianista, professata tuttora da una falange di eruditi, e che deriva, se non l'origine, l'autorità sua e la for tuna dalla monumentale introduzione che Teodoro Benfey premise nel 1859 alla versione tedesca del Pantohatantra. Per essa la maggior parte delle novelle proviene dall'india; di là si diffusero sia oralmente come per via letteraria, e, attra verso traduzioni e rifacimenti persiani, arabi, greci e latini, o per altro cammino, invasero l'occidente d'eur0pa, che delle modificazioni, dei rinnovamenti, delle contaminazioni di quegli antichi racconti conserva spesso manifestissime traccie nelle sue novelle e nelle sue leggende. Contro la qual teoria tanto fortunata, e se vogliamo anche tanto comoda, ecco rivolgere ora gli eruditi le loro forze gagliardo, che ne fanno temere una completa rovina. Il Gaidoz già da tempo, Giuseppe Bédier di recente, si fecero a dimostrare che tutti gli sforzi degli orientalisti furono vani; le loro ricerche, per quel che riguarda le origini prime dei racconti, inutili; il tempo speso, tempo perduto. Noi non riusciremo mai, essi dicono, a scoprire la forma originaria di una narrazione che non abbia carattere etnico, nè da chi fosse trovata; nè donde, nè quando, nè come si propagasse nel mondo. About the Publisher Forgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.com This book is a reproduction of an important historical work. Forgotten Books uses state-of-the-art technology to digitally reconstruct the work, preserving the original format whilst repairing imperfections present in the aged copy. In rare cases, an imperfection in the original, such as a blemish or missing page, may be replicated in our edition. We do, however, repair the vast majority of imperfections successfully; any imperfections that remain are intentionally left to preserve the state of such historical works.