Perché la guerra, perché la pace, l'amore e l'odio, gioie e dolori, religioni e ateismo, democrazie e dittature, genio e bestialità umani?
La vita di ognuno è costellata di una miriade di eventi, sentimenti, speranze, delusioni, di potere-volere-dovere, di confronti con gli altri coprotagonisti, più o meno consapevoli e partecipi, in assenza dei quali non ci chiederemmo, spesso, il perché della nostra diversità.
Invece i perché sono ricorrenti, ma rimangono inevasi, vengono fagocitati dalla quotidianità, digeriti e dimenticati.
L'autore, curioso di nascita, matematico di formazione, esperiente di rapporti variegati professionali, succube di una sensibilità immanente, non avrebbe potuto mai digerirli, né dimenticarli, ma solo accantonarli. Così, ad un certo punto della sua vita, ha dato spazio alla curiosità e all'entusiasmo, quindi allo studio, alla storia e poi ai ricordi del vissuto, terminando con tristezza, ma con speranza, confessando di avere percorso un cammino insolito, una parabola anomala, con un inizio ed una fine, che ha voluto si sfiorassero.
Volutamente non propone algoritmi o complesse formule che forniscano elementi di stima attendibili circa il comportamento umano in ogni istante della sua esistenza, e ciò per il gran numero di variabili in gioco che renderebbero poco pratica un'applicazione, ma riesce ad interpretare in modo suggestivo, però decisamente realistico, condotte e comportamenti dell'essere vivente, fauna e flora compresi! Definisce la sua come umile, triste, ma più verosimile traduzione del comportamento umano.
La crudità della sua intuizione, rigettata all'inizio dall'autore medesimo, verosimilmente contestabile da filosofi, psichiatri, sociologi ed esperti vari sul comportamento umano, non agevola certo la comprensione della teoria, né, purtroppo, la sua immediata accettazione da parte della gente comune.
Ma la sua genialità è la sua semplicità e la sua forza è l'impossibilità di replica matematica di controparti.
E l'atrocità della triste rivelazione non l'avrà vinta sull'uomo, che saprà reagire, come sempre, nel modo che gli è più congeniale: egoisticamente!
Ed è egoisticamente che si trarrà frutto dalla lettura, riconoscendo alla fine di sapere più RIFLETTERE - CONOSCERE SE STESSI - RICONOSCERE GLI ALTRI.
L'AUTORE
Salvatore Garro ha lavorato come ingegnere libero professionista, professore di materie scientifiche, dirigente della pubblica amministrazione.
È un amante, e scrittore, di aforismi.