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Excerpt from Bollettino del Centenario dell'Emancipazione, 1848-1948, Vol. 89 Il primo � l'ininterrotto sforzo compiuto dal popolo valdese per mantenere la propria personalit�, la propria integrit�, la propria unit�. E' un'azione continua, pdzientle, tenace, chie impressiona gli osservatori estranei. E' ne cessario a questo punto osservare che, seoolndo una legge di natura, che logicamente appare inevitabile, un esiguo nucleo etnico di ventimila perl sone, com'� quello valdese, stretto in un immenso corpo sociale di 45 mi lioni di abitanti, legato con esso dai vincoli dei bisogni essenziali della vita civile, naturalmente proclive, in virt� delle istituzioni libere che lo reggono, a partecipare sempre; pi� intensamente alla vita di esso per necessit� di svi luppo e per spontaneo senso di solidariet�, � fatalme�nte destinato ad esserne assorbito, Moltissimi casi consimili la storia ci presenta. Non il popolo val dese. Il quale ha partecipato pienamente alla vita nazionale italiana, ma nello stesso tempo ha saputo rimanere se stesso. Ed � interessante osser vare come tutte le sue grandi iniziative, atti-vit�, opere, in questi ultimi cento anni, hanno avuto, oltre al loro particolare scopo palese, questo prot fondo scapo nascosto, questo significato generale quasi istintivo, di con servare integra la propria personalit� etnica, morale, spiri - tuale. L'amore dev-oto per la propria terra, per quel territorio delle Valli Val desi che � sempre considerato, come ai tempi di Gianavello e di Arnaud, l'h�ritage des p�res, che � nello stesso tempo focolare, tempio, patria; l'amore per la libert� e la risoluzione assoluta, infrangibile di conservarla intatta contro tutte le forze ostili; la fedelt� ai propri principi religiosi e morali evangelici, e quindi l'organizzazione della v�t'a ecclesiastica che ne consegue, sentita unanimemente come necessaria da tutto il popolo, tanto che quando un nucleo importante d'emigranti valdesi si forma in terra straniera, la prima istituzione che essa promuove per necessit� di vita �, con la scuola, la chiesa; la cura fondamentale per l'istruzione, per la cultura, per la for mazione de.-l carattere, e quindi la formazione della serie completa delle istituzioni che vi provvedono; l'attaccamento alla lingua francese, che si sente come espressione particolare della propria vita pi� intima, di fami gla e di chiesa; la continua preoccupazione dell'assistenza sociale che provvede ai bisogni di tutte le condizioni ed et�, e quindi l'organizzazione di quelle istituzioni assistenziali le sociali, da Agape all'asilo per incurabili, dagli orfanotrofi ai ricoveri pei vecchi miseri, che destano lo stupore am mirato degli estranei, specialmente in confronto dell'esiguit� del popolo 'che le ha create; tutte insomma quelle azioni e quelle organizzazioni che i Valdesi hanno prodotte nel periodo secolare passato, hanno bensi' il loro particolare scapo pratico di educare, di istrwire, di sostenere, di assistere, di formare; ma hanno pure in comune questo significato profondo inespres so, di strumenti necessari, istintivamente sentiti e voluti, per la lotta in cessante da sostenersi in vista della conservazione integrale della propriet personalit� valdese. About the Publisher Forgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.com