Niente è più ricco, significativo, attraente, interessante, spaventoso di quei pochi centimetri quadrati di superficie mossa che chiamiamo "viso." Superficie che resta uguale a se stessa modificandosi in continuazione. Noi ci riconosciamo guardandoci in viso. Percependo globalmente quella realtà tra l'oggettivo e il sentimento che è il viso. "Non sei più tu" diciamo se uno che conosciamo ha il viso alterato per un qualche accidente. Che cosa vuol dire "non sei più tu"? Vuol dire che c'è un fondo in ogni viso che resta sempre uguale a se stesso, quel fondo che ci permette di riconoscerci. "Non sei più tu," tu sei quella faccia, ma ora le alterazioni superano le fluttuazioni normali, "non sei più tu" ma ti riconosco ancora. Molto si è mosso. In migliaia e migliaia di anni abbiamo imparato a muovere i muscoli della faccia per comunicare. La faccia e la parola fanno l'uomo. "Con che faccia?" diciamo. "Perdere la faccia," "faccia di bronzo..". La faccia è un sistema compatto sensibilissimo al quale siamo sensibilissimi. Alcuni possiedono facce ancora più sensibili. Ne ho conosciuti parecchi. Persone, donne per lo più, il cui volto si modifica con la rapidità involontaria di un cielo di marzo. Su quei volti è possibile leggere, come su un sismografo, le oscillazioni continue dell'anima. Prontezza alle emozioni vissute, tutte, profondamente. Così, proprio "profondamente," nelle zone inferiori (più nascoste) della psiche che, vibrando, arrivano alla superficie e la increspano. Ho conosciuto anche alcune persone senza espressività facciale. Malati con la faccia molle e ferma come uno straccio. Ho conosciuto altri, pochi, donne per lo più, più capaci degli altri di leggere nei volti. Ad alcuni è quasi impossibile nascondere alcunché. Il dialogo dei visi è il più rilevante. La luce è il mezzo.FOTOGRAFIA E TEMPO21L'AFFANNO DEI MORTI24IL RICORDO26IL FILM ETERNO29PRESENTE E PASSATO38LA LUCE41FOTOGRAFIA E ARTE 149FOTOGRAFIA E ARTE 251COLORE E BIANCO E NERO 156PORTRAIT58LE MANI DEGLI AMANTI70GLI OCCHI DI PORTA GENOVA73IL TEATRO DELLA VITA94FOTOGRAFIA E TEATRO96IL SILENZIO DELLA LUCE120IL SILENZIO DELLE COSE121CONTRO L'EVIDENZA DELLA MORTE124ASSENZA/ESSENZA128L'ASSENZA E I LUOGHI129SIMBOLI SACRI131APRIRE LE OMBRE133INQUADRARE135FOTOGRAFIA E CONOSCENZA 1136VENEZIA E LO SGUARDO INNOCENTE139MURANO E LA LUCE DEL NERO144PAESAGGIO152COLORE E BIANCO E NERO 2154LE FACCE DELLE CASE156FOTOGRAFIA E CONOSCENZA 2159LA REALTA' MATERIALE160LA METAFISICA DELLA LUCE162IL CERCHIO LUMINOSO DELL'APPARIRE164BERE LA LUCE167