Una bambina in fuga - Diari e lettere di una ebrea mantovana al tempo della Shoah
Una bambina in fugaraccoglie la memoria adulta di un'infanzia vissuta durante la Shoah e le scritture prodotte dalla stessa persona allora e subito dopo la fine della seconda guerra mondiale; sono materiali che costituiscono uno straordinario corpo di fonti per comprendere le forme della resistenza e della resilienza di una bambina di fronte al dolore della persecuzione razziale e dell'esilio.
In uno scritto della fine degli anni Ottanta, Lidia Gallico ripercorre la sua infanzia di bambina ebrea negli anni delle leggi razziali: la fuga in Svizzera, il campo profughi, l'accoglienza in un collegio di suore, la separazione dai genitori e il rientro a casa.
A tale scritto si aggiungono qui il "diarietto comune", tenuto durante il soggiorno nel collegio svizzero e subito dopo il ritorno a casa, e le lettere scritte da lì ai genitori, pubblicate in questo volume per la prima volta.
L'introduzione di Maria Bacchi ricostruisce il contesto storico della persecuzione razziale in Italia e le spesso contraddittorie politiche di accoglienza e respingimento dei profughi ebrei che chiedevano asilo in Svizzera. Evidenzia anche come questo raro e insolito materiale sia una fonte preziosa per conoscere la vita e l'interiorità dei bambini rifugiati.
Lidia Gallico è nata a Mantova nel 1932 da una famiglia ebraica. A soli sei anni subisce la durezza delle leggi razziali. Fuggita da Mantova con i genitori durante l'occupazione nazista, dopo un peregrinare in rifugi "sicuri", nel gennaio 1944 ripara in Svizzera, dove resterà sino all'estate del 1945.Tornata nella sua città natale, compie gli studi classici e si laurea in lingue straniere all'Università Bocconi di Milano. Insegna per molti anni nelle scuole medie.
Da anni contribuisce, con la sua testimonianza, alla riflessione sulla Shoah nel territorio mantovano e non solo, rivolgendo particolare cura al dialogo con le giovani generazioni.
Maria Bacchi si occupa di storia e narrazioni dell'infanzia nelle guerre del Novecento. È autrice di Cercando Luisa. Storie di bambini in guerra 1938-1945 (Milano, Sansoni, 2000) e, con Fabio Levi, di Auschwitz, il presente e il possibile. Dialoghi sulla storia tra infanzia e adolescenza (Firenze, Giuntina, 2004). Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Villa Emma-Ragazzi ebrei salvati di Nonantola.
Ha conosciuto Lidia Gallico durante i suoi lavori di ricerca e ne è nata una sincera e profonda amicizia che perdura negli anni.