Excerpt from Antonio Genovesi

Antonio Genovesi instaurò al XVIII secolo le di scipline filosofiche nel reame di Napoli, creò la scienza della economia publica in Italia. Da lui, ne gli ordini del pensiero incominciano i tempi nuovi della napoletana civiltà, che, negli ordini civili, in cominciano dall'autonomia dello Stato con Carlo III, dalla indipendenza dello Stato con la Reggenza go vernata da Bernardo Tanucci. Lui, prete, significò, nelle vie dell'intelletto, il laicizzarsi dello Stato, che separa il regno' ma non stacca il pensiero dalla Chiesa romana; come Giannone, giurisperito e sto rico, significò il distrigarsi dello Stato da' feudali vincoli di vassallaggio di faccia al capo - signore, ch'era la Curia romana. Lui, filosofo, introdusse nelle scuole nostrane la ragion libera non inimica all' autorità sull'ulta al comun senso; la investigazione della na tura come fondamento alla ragion filosofica; il lume dell'etica come guida alla mente del legislatore, non soltanto al costume del cittadino; e fu il ponte, per 6 cui lo spirito dell' Europa civile e laica arrivò nel Napoletano quasi alito primaverile che schiude ai no velli germi il sen della terra, pria che arrivasse hu fera che spopola e spazza. Primo esempio appo noi di filosofo e cittadino (campanella non fu che filosofo e settario) comprese egli la scienza come una funzione sociale ed organica;usò di essa come leva alla eman cipazione della società e al sollevamento del popolo; e per rispetto a questo o ancora ignoto o ancora non nato nume - inculcò conl' esempio e col consiglio che le scienze, le lettere, le discipline tutte vogliono essere utili al popolo, indirigersi al popolo, parlare la lingua del popolo; e che la istruzione e civiltà e affetto, e urhanità; lume alla mente, gentilezza all a nimo, cortesia nei modi. Da lui, filosofo, publici sta, ed economista uscì pressochè intera quella schiera di forti edonorati uomini, che fece illustre la napoletana civiltà nella seconda metà del XVIII se colo; e che, percossa e decimata dai patiboli del no vantanove, fini del tutto nei primi venti anni del seco lo XIX.

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