Anche un corso di scrittura può essere una sfida. Lo sapeva bene Nico Neto quando ha immaginato, voluto, deciso di realizzare un corso esplosivo, di poche ore, capace però di trasmettere le competenze di base, quelle utili a rendere funzionale un racconto.
Immersi all'interno della splendida cornice regalata dal Lecce Film Fest, nel pieno centro di una città che, per certi aspetti, farebbe bella figura tra le città immaginarie descritte da Italo Calvino, era irrinunciabile e impossibile non accettare l'invito di un patron così appassionato, professionale, preciso.
E anche la sede, quello spazio delle meraviglie che sono le Officine Culturali Ergot meritava un richiamo, definiva un altro ambito che la sola scrittura non poteva coprire: quello dell'illustrazione.
Immaginare, scrivere, disegnare e, ancor prima, sognare, desiderare, amare. Questi i termini di riferimento, le stanze dentro le quali giocare di piaceri e di rimandi tenendo in considerazione un tempo tiranno che andava, comunque, gestito.
Quattro incontri, cinque allievi, due docenti. E i concetti chiave sui quali si basa la regia della scrittura e su quelli che sono i fondamenti del disegno, dell'illustrazione.
Questa la premessa: qui è raccolto il risultato di un lavoro matto e disperatissimo, terribilmente affascinante, definitivamente appassionante.