· FLAT 10% Off (Maximum Discount Rs.50) Use Code - BWSPECIAL10
· Grab Bestselling Books upto 50% Off!
Federigo TozziFederigo Tozzi nacque a Siena nel 1883 e morì a Roma nel 1920. La sua formazione culturale fu irregolare e perlopiù autodidatta. Fin da giovane ebbe un temperamento passionale che lo fece avvicinare alle teorie anarco-sindacaliste (1903). Successivamnte si pronunciò per un cattolicesimo di decisa impronta mistica: ciò emerge chiaramente dall'epistolario dedicato alla futura moglie, raccolto sotto il nome di Novale (lettere dal 1906 al 1908). Federigo Tozzi si occupò sempre della sua amata Siena, a cui dedicò diversi scritti: Antologia d'antichi scrittori senesi (1913), Mascherate e strambotti della Congrega dei Rozzi di Siena (1915), Le cose più belle di Santa Caterina (1918). Tra i primi componimenti poetici si ricordano: La zampogna verde del 1911, di chiara impronta dannunziana, e il poema La città della vergine del 1913. Tozzi, con l'amico Domenico Giuliotti, prese parte al progetto della rivista La Torre, portavoce di un cattolicesimo reazionario. Nel 1914 si trasferì a Roma dove collaborò con il Messaggero della domenica e conobbe alcune importanti personalità del mondo letterario, come Luigi Pirandello e Giuseppe Antonio Borgese. Federigo Tozzi cominciò qui a lavorare ai romanzi e alle novelle che gli diedero una discreta notorietà e per cui è annoverato tra le avanguardie della narrativa italiana del periodo. Con gli occhi chiusi ebbe una lunga genesi, come molte altre sue opere: fu iniziato nel 1913 ma edito solamente nel 1919. Tre croci vide le stampe tra il 1918 e il 1920. Postumi: Ricordi di un impiegato, Il podere, Gli egoisti. Tozzi fu anche autore di novelle e di teatro. Read More Read Less
An OTP has been sent to your Registered Email Id:
Resend Verification Code